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Ecoscleromousse

La malattia venosa cronica viene valutata tramite una valutazione angiologica e con l’ausilio dell’ eco-color-Doppler che mette in evidenza sia una incontinenza del sistema venoso superficiale, che il diametro del vaso venoso. La presenza di una incontinenza valvolare crea una alterazione del funzionamento del normale ritorno venoso con conseguente presenza di rami venosi collaterali, perforanti, venule e teleangiectasie che contribuiranno a provocare un danno tissutale  con formazione di lesioni trofiche (ulcere varicose) e successivo danno irreversibile e rischio di trombosi superficiale. Tale evoluzione porta a delle complicanze agli arti inferiori che possono rapidamente aggravarsi e causare gravi inabilita`e difficoltà`nella vita quotidiana della persona anziana. Dal 1997 , la comparsa della mousse (schiuma) sclerosante ha modificato l’atteggiamento verso la malattia varicosa. La schiuma più efficace della forma liquida, con l’aiuto di un ago o butterfly o venflon viene introdotta a diverse concentrazioni all’interno di un vaso venoso, il cui calibro massimo puo` essere 12 mm, attraverso la puntura diretta eco-guidata. La mousse iniettata rapidamente, in pochi secondi sclerotizza, in maniera indolore ed irreversibile, tutte le strutture varicose ed incontinenti. Questa tecnica nel 80-90% dei casi puo’ efficacemente sostituire la tecnica tradizionale chirurgica di stripping e crossectomia, quindi  in assenza di rischio chirurgico, e di anestesia. La facilita’ di esecuzione presso l’ambulatorio medico,l’ottima efficacia del trattamento, la rapidità` di effettuazione consentono di non interrompere la normale attivita’ lavorativa e non ultimo una completa autonomia di gestione. Attualmente, la mousse viene fabbricata attraverso l’unione di una sostanza sclerosante  con l’aria attraverso delle miscelazioni eseguite in rapida successione con l’ausilio di 2 siringe da 5 ml solitamente non siliconate.

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Modalità di esecuzione

Il trattamento viene effettuato in un normale ambulatorio, attraverso l’uso di siringhe con utilizzo di un prodotto sclerosante introdotto con aghi da insulina, butterfly da 21 g. La cute viene trattata con un prodotto battericida. L’ecografia viene effettuata con una sonda da 7,5-10mHz che individua la vena da trattare e sotto guida ecografica viene introdotto l’ago e successivamente una quantita’ di mousse che normalmente non supera i 5-10 ml (la quantita’ massima e` di 20 ml). La sclerosi del vaso avviene dopo pochi secondi e in seguito a manovre di compressione e oscillazione della sonda la mousse si diffonde nelle vene interessate da reflusso e da ectasia. La procedura ha la duranta di 2-3 minuti, la mousse viene seguita millimetricamente lungo il suo decorso nel vaso venoso principale e collaterale. La mousse eccedente viene eliminata per via venosa e catabolizzata. La mousse agisce sulle pareti venose dove l’endotelio risulta essere danneggiato. Successivamente, asportato l’ago si effettua un tamponamento del foro dell’ago e un bendaggio elastico aderente compressivo che deve essere mantenuto per 48 ore. La compressione elastica riduce la reazione infiammatoria e si rende indispensabile per 48 ore. Successivamente verra’ utilizzata una calza elastica con una compressione di II grado. I successivi controlli verranno effettuati a 7 gg dalla procedura, 30 gg e 6 mesi. La sclerosi del vaso nei primi 10 gg puo portare ad un indurimento del vaso con tensione e dolore lieve moderato; tale sintomatologia tende a scomparire gradualmente in 10 gg e recede con i comuni antinfiammatori (paracetamolo e creme locali). Sono possibili dei trattamenti complementari dopo 30 gg nei casi in cui vi siano dei rami venosi rimasti canalizzati.

Controindicazioni

Gravidanza; Allergie conosciute ai prodotti sclerosanti; esposizione ai raggi del sole in un periodo precoce alla terapia scleromousse. Trombosi attive

Rischi

Le allergie ai prodotti sclerosanti sono rare. Si potranno avere delle reazioni vagali su base emozionale, delle cefalee con disturbi visivi ed emicranie che risultano avere una durata di qualche minuto. In mani esperte il rischio di trombosi venosa profonda è molto raro.